Sabato 6 aprile, alle ore 21.15, andrà in scena allo Spazio Franco (presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo) Epica Fera una riscrittura in forma di cunto, a cura di Gaspare Balsamo, del romanzo Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, con le musiche dal vivo di Francesco Salvadore.
Lo spettacolo racconta il tema continuo e ricorrente di tutto il romanzo: lo scontro/incontro tra la fera (il delfino) e la comunità dei pescatori (i cariddoti/pellisquadra), coprotagonisti del romanzo. I codici linguistici e la matrice espressiva sono l’oralità e la scrittura, il teatro e la musica popolare e la narrazione epica che, mescolati, caratterizzano un costante controcanto tra tragico e comico. I riferimenti e i richiami stilistici, dal punto di vista della rappresentazione, provengono dalla tradizione dell’Opera dei pupi e del Cunto.
Note di Gaspare Balsamo
Cunti che girano tutti intorno a tale tema. Nelle trame continue del racconto si lotta per campare e affermare la propria identità e resistenza. I delfini, che per la loro gratuita e irridente ferocia i pescatori dello Stretto di Messina chiamano fere, sono i coprotagonisti speculari dei cunti, e contendono con i pescatori il dominio sul mare. I pescatori, seguendo la loro cultura d’appartenenza che si alimenta delle storie, delle convenzioni e dei riti dell’Opera dei pupi, chiamano magonzesi le fere, cioè traditori, infami da ammazzare e scannare.
Ma la battaglia è continua, su tutti i fronti. Tutte le questioni sono di primaria importanza, e come si lotta per fame, si lotta anche per rivendicare la propria cultura: ed ecco ricomparire il delfino/fera sulla bocca dei pescatori che, con i fascisti o con gli ufficiali acculturati, disputano su quale lingua suoni meglio. “Dite delfino e delfino sarà” sentenzia il fascista, che impone con violenza la purezza e l’eleganza della lingua nazionale al suono volgare, gretto e basso del dialetto dei pescatori. In difesa della parola italiana “delfino” l’autorità nazionale e fascista ordina ai pescatori di sillabare il nome del-fi-no.
Il Mare dei due mari, lo Scill’e Cariddi, lo Stretto di Messina è il campo di battaglia degli eserciti che, schierati l’uno in fronte all’altro, si scrutano come tori inferociti, pronti a perpetrare la battaglia infinita tra bene e male, alto e basso, lingua e dialetto, patruni e sutta, fera e delfino.
Epica Fera fa parte della rassegna Scena Nostra, un focus della scena artistica siciliana e del panorama teatrale Made in Sicily. Lo spettacolo replica domenica 7 aprile alle ore 19:00.
EPICA FERA
cunti da Horcynus Orca
di e con Gaspare Balsamo
canto e tamburi Francesco Salvadore
Intero 10,00€
Ridotto 8,00€ (lavoratori dello spettacolo)
Ridotto 6,00€ (under 25)
Info e prenotazioni
Facebook: Spazio Franco
www.babelcrew.org
+39 3891157684