In occasione della gara conclusiva della stagione regolare, al PalaMangano domenica alle 18 contro Catanzaro, sarà apposto un lungo striscione sopra le panchine a sostegno della class action “Tutti Insieme Per Il Diritto Allo Studio Dei Bambini Diversabili” del comune palermitano.
L’anno scolastico 2014/15 per i giovani studenti diversamente abili delle scuole di Bagheria non è mai, di fatto, iniziato. Nel giorno dell’inizio delle lezioni, ossia il 15 settembre scorso, non erano ancora stati attivati i tre servizi fondamentali per garantire la frequenza scolastica di questi bambini: il Servizio Igienico Sanitario, quello alla Comunicazione e all’Autonomia e il Servizio Trasporto.
Dopo svariati sit-in e manifestazioni da parte dei genitori, supportati da un’interrogazione parlamentare a sostegno, il Comune di Bagheria acconsentì di garantire solo due ore del Servizio Igienico Sanitario, con i bambini costretti a casa nelle restanti ore ed alcuni addirittura impossibilitati a frequentare per la mancanza del Servizio di Trasporto.
Il 16 gennaio, il TAR di Palermo ha condannato il Comune bagherese a riattivare entro 15 giorni tutti i servizi, sentenza che però è stata ignorata dal Sindaco Patrizio Cinque, del Movimento 5 Stelle. Le ore del solo Servizio Igienico Sanitario furono aumentate a quattro, ma alcuni bambini sono stati ugualmente costretti a casa in mancanza dell’indispensabile Servizio al Trasporto.
Da quel momento il silenzio e l’indifferenza dell’amministrazione l’hanno fatta da padrone: assente ai sit-in e agli incontri richiesti dalle famiglie. L’anno scolastico volge ormai al termine, senza che i piccoli alunni diversabili abbiano frequentato regolarmente la scuola.
“L’intento mio e di tutti i genitori non è quello di ‘fare guerra’ – dichiara Cinzia Savoca, rappresentante delle famiglie e promotrice del gruppo su Facebook “Tutti Insieme Per Il Diritto Allo Studio Dei Bambini Diversabili” – , ma di far capire a chi non vive questo disagio, che tipo di vita conduce una famiglia come la mia e come quella di molti altri bambini. Chiudete gli occhi e immaginate per un istante che tutti i vostri figli siano diversabili. Se tutti lo fossero rientrerebbero tutti in quella che noi chiamiamo “normalità”.
Gruppo Facebook Tutti Insieme Per Il Diritto Allo Studio Dei Bambini Diversabili