Riapertura dell’Ospedale Militare di Palermo e riconversione del Poliambulatorio di Messina in Ospedale Militare.
A proporle, è il Comitato Regionale Sicilia dell’associazione sindacale.
“Libera Rappresentanza dei Militari” che, in un comunicato, sottolinea come l’emergenza sanitaria in atto veda in prima linea proprio l’impiego della Forza Armata, sia nel campo della sicurezza pubblica che in quello del supporto sanitario a vari livelli.
In un simile scenario, sia la struttura palermitana che quella messinese risultano strategiche per affrontare la situazione in atto; nello specifico, il Poliambulatorio della città dello Stretto è anche a disposizione del personale che presta servizio in Calabria.
Secondo la sigla sindacale, è necessario incrementare il personale medico già specializzato sia presso il Poliambulatorio che all’Ospedale Militare.
Oltre ai medici, l’associazione propone di alimentare anche il personale infermieristico e OTLS, (Operatore Tecnico Logistico Sanitario) da specializzare come OSS, ovvero come Operatore Socio Sanitario, attualmente assegnato solo alle infermiere di Corpo/EDR.
“L’attuale scenario emergenziale – si legge nella nota – ha evidenziato la carenza o addirittura l’assenza di queste figure professionali nei nosocomi militari poiché esse, oltre ad essere già impegnate in Italia e all’estero, vengono richieste anche dalle autorità civili per fronteggiare l’attuale situazione”.
Da qui, secondo la sigla, la necessità di valutare con urgenza le criticità emerse in occasione della diffusione del virus, per sopperire alle carenze in atto.
Tra le proposte deI Comitato, inoltre, figura la costituzione di due Infermerie Speciali Presidiarie che sostituiscano le attuali infermerie di Corpo/EDR, dove impiegare il personale medico di prima assegnazione non necessariamente specializzato, il personale Infermieristico neo assegnato e da OTLS; nuove strutture che andrebbero allocate a Catania e a Palermo (ex reparto selettori).






