“Vi è mai capitato di buttare via qualcosa e poi di rendervi conto che vi serviva? A me è successo con la mia vita”. È questo l’incipit di “Loop out. D’amore e di rabbia. Diario di una adolescente in fuga”, il libro di esordio di Betty C., edito da Mediter Italia nella collana “Cherchez La Femme”. In tutto 319 pagine, “Loop Out” si avvale della foto di copertina di Shobha e della postfazione di Victor Matteucci.
Incredibilmente scritto al telefonino, con alcune parti che giravano su Wattpad, nella forma clandestina di brevi resoconti di giornate, di frammenti di vita destinati soprattutto a se stessa, oggi questo diario viene pubblicato per essere un documento straordinario, necessario per una riflessione sulla prevenzione dei rischi dalle dipendenze.
Una testimonianza forte e diretta, un grido nel silenzio, contro ogni omertà, contro tutti coloro che vorrebbero gli invisibili fossero per sempre invisibili, per tacere delle responsabilità, dei disservizi e dell’assenza dello Stato.
Una storia di ordinaria disperazione, “Loop Out”, che parla agli adolescenti, ma anche alle famiglie, che denuncia l’inadeguatezza della scuola, la mancanza di progetti e di volontà politica, che spiega la solitudine e il disincanto delle nuove generazioni, destinate a una prospettiva di precarietà, costrette tra conformismo ed emarginazione, a convivere in una società degradata e vuota, in cui, la questione sociale è stata distrutta dalle logiche del mercato.
Il diario di una giovane adolescente segnata dalla dipendenza che racconta gli inizi, il disagio, la lotta solitaria contro la droga, tra delusioni e ricadute, fino alla rinascita. Perchè se cambiare si può, lottare si deve.






