Turi Zinna e Ippolito Chiarello sono i protagonisti degli appuntamenti del 27 settembre su Mercurio. Il primo sarà in scena allo Spazio Franco, alle ore 21:00, con lo spettacolo Il Muro con cui affronta il tema iper-contemporaneo del muro come divisione e ostacolo. Alle 22:00 Ippolito Chiarello sarà in scena al Cre.Zi.Plus con Club 27 nei panni di un dj-speaker-narratore.
Mercurio, realizzato da Babel e Spazio Franco e sostenuto da Fondazione Unipolis quale vincitore del Bando Culturability ’18 e dall’Assessorato alle Culture e alla Partecipazione Democratica, invita a ragionare sul ruolo degli artisti e delle direzioni artistiche da intraprendere attraverso una proposta multidisciplinare che vede quest’anno molto presente il teatro con personaggi di spicco del panorama nazionale.
Turi Zinna è autore, attore, regista e fondatore della compagnia catanese Retablo con cui porta avanti da anni progetti realizzati a partire dall’ibridazione e dalla contaminazione delle arti performative e visive. Con lo spettacolo Il Muro, cronachetta drammatronica di una civile apartheid l’orazione di Zinna e della compagnia, che lo produce, affronta il tema iper-contemporaneo del muro come divisione e ostacolo al normale, quotidiano, svolgersi della vita. E lo fa attraverso un racconto popolare al centro del quale pone l’antieroe Gioacchino, barbiere del quartiere di San Berillo. In occasione della visita di Benito Mussolini a Catania nell’agosto del 1937 Gioacchino viene scambiato per un’altra persona ed è fatto oggetto delle attenzioni squadriste dei gerarchi locali. Costretto ad ingurgitare un quarto di litro di olio di ricino, tumefatto per le percosse, cerca di tornare a casa al più presto a svuotare l’intestino. Ma per impedire allo sguardo del duce lo spettacolo della miseria che offrivano i quartieri poveri della città, gli zelanti amministratori avevano tirato su delle palizzate che impedivano l’accesso e l’uscita degli abitanti meno abbienti. Inizia così l’odissea dal barbiere che non trova un buco lungo le barricate che gli possa consentire di rientrare nel suo quartiere ed è costretto a vagare dolorosamente nella zona bene della città; un viaggio che sarà concluso solo all’alba, sul mare di Catania.
note degli autori
Si tratta di un amalgama sperimentale dentro il quale e dal quale scaturisce uno spazio anomalo, se non irregolare, d’azione scenica: un costrutto espanso che è al tempo stesso involucro e dilatazione potenzialmente ciclopica del corpo/voce del performer. Uno spazio consustanziale in cui sono agglomerati prosodia, codici informatici, techno sperimentale, ricerca vocale, storytelling, interattività, cinema astratto delle avanguardie storiche (Man Ray, Hans Richter, Walter Ruttmann, Aldo Tambellini, Viking Eggelling) e documentari dell’Istituto Luce.
In Club 27, scritto da Francesco Niccolini e interpretato da Ippolito Chiarello, un dj alla sua consolle riporta in vita i miti del Club 27 composto da quegli artisti della musica internazionale scomparsi a ventisette anni: Jim Morrison, Janis Joplin, Jimy Hendrix, Amy Whinehouse e artisti audaci come Jeff Buckley, Elvis Presley, Andy Warhol, attraverso la loro musica, le parole, le suggestioni di una notte molto rock, senza tempo e senza spazio, in cui protagonisti sono il teatro e il suo pubblico, coinvolto in una sorta di viaggio onirico.
note di Ippolito Chiarello
Ho sempre avuto una passione per i miti, gli eroi e i supereroi: gli immortali, insomma. Ho sempre pensato poi che i miti della musica, in particolare quelli del Club 27, gli immortali per eccellenza, a volte, in preda al loro distruttivo delirio di onnipotenza e nonostante le loro vite tragiche e ‘mortali’, sono stati supereroi con poteri straordinari, capaci di creare opere che ci salvano attraverso la loro bellezza. Vi racconto storie di miti, quelli maledetti, forse perché sono loro gli ultimi ad averci lasciato in eredità una storia. Forse avrei voluto essere uno di loro. Mi affascina la loro musica. Mi stuzzica la loro biografia. In fondo i numeri li avrei avuti: del resto, sono nato pochi giorni prima di Kurt Cobain… lui all’estremo nord dell’Europa, e io all’estremo sud. Sarà stato a causa di questo subliminale contagio epocale che i germi delle loro vite e la magia della loro musica si sono depositati dentro di me già da bambino. Chissà… Non lo so come è andata esattamente. Soltanto una cosa mi è chiara: ormai, tutto questo è diventato un’ossessione. Una magnifica ossessione.
“We can be heroes, just for one day” (Heroes, David Bowie)
IL MURO, CRONACHETTA DRAMMATRONICA DI UN CIVILE APARTHEID
Anacro_Techno_Novella in partitura visual-musicale
parole, partitura vocale, esecuzione laptop e interpretazione Turi Zinna
partitura sonora Giancarlo Trimarchi
regia Federico Mangano San Lio
stage and video design mammasONica.org
allestimento di scena Salvo Pappalardo
direzione tecnica Aldo Ciulla
produzione Retablo
Ingresso 5 euro
CLUB 27
un progetto di Ippolito Chiarello
testi di Francesco Niccolini
con Ippolito Chiarello
regia Michelangelo Campanale
luci di Michelangelo Volpe
scene di Michelangelo Volpe e Tea Primiterra
costumi Maria Pascale
foto Eliana Manca
produzione Compagnia La Luna nel Letto, Associazione Culturale tra Il Dire e Il Fare coproduzione Nasca Teatri di Terra
sostegno alla produzione Qui e Ora residenza teatrale Milano, Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli
Ingresso 5 euro
Info
Facebook: Spazio Franco
www.babelcrew.org
+39 3332876472
+39 3891157684
+39 3891519297